L’impiego di farmaci antipertensivi riduce il rischio di malattia di Alzheimer ?


Gli elevati livelli pressori possono aumentare il rischio di malattia di Alzheimer.

Diversi studi clinici hanno valutato il ruolo dei farmaci antipertensivi nel modificare il rischio di malattia di Alzheimer, ma i risultati non sono chiari.

Il Kungsholmen Project ha riscontrato una più basa incidenza di malattia di Alzheimer nei soggetti che assumevano farmaci antipertensivi, soprattutto diuretici, al basale, ma lo studio Rotterdam ha, invece, trovato che coloro che assumevano farmaci antipertensivi presentavano un ridotto rischio di demenza vascolare ma non di malattia di Alzheimer.

Diversi studi clinici randomizzati per la prevenzione della malattia cardiovascolare hanno incluso misure cognitive come end point secondario.
Tra questi, lo studio SHEP ( Systolic Hypertension in the Elderly Project ), lo studio MRC ( Medical Research Council ) e lo studio SCOPE ( Study on Cognition and Prognosis in the Elderly ) non hanno mostrato alcun beneficio nella performance cognitiva tra i partecipanti che hanno ricevuto i beta-bloccanti, i diuretici tiazidici o i bloccanti il recettore di tipo 1 dell’angiotensina II.

Al contrario, sia lo studio HOPE ( Heart Outcomes Prevention Evaluation ) che lo studio PROGRESS ( Perindopril Protection Against Recurrent Stroke Study ) hanno trovato una riduzione del 41% nel declino cognitivo associato all’ictus, ed una riduzione del 34% nella demenza tra i pazienti con ictus recidivante, rispettivamente, con l’uso di un Ace-inibitore ( in combinazione con un diuretico se indicato ).

Lo studio Syst-Eur ( Systolic Hypertension in Europe ) e l’estensione open-label hanno mostrato che la Nitrendipina, un calcio-antagonista, riduce l’incidenza di demenza ( soprattutto malattia di Alzheimer ) di circa il 50% rispetto al placebo.

I dati del Cache County Study hanno fornito ulteriore evidenza sulla relazione tra farmaci antipertensivi e rischio di malattia di Alzheimer.

Su un totale di 3308 soggetti di età superiore ai 65 anni, sono stati riscontrati 185 casi di demenza, di cui 104 di malattia di Alzheimer.

E’ stato osservato un ridotto rischio di malattia di Alzheimer tra i partecipanti che hanno fatto uso di alcuni farmaci antipertensivi.
Il maggiore effetto è stato osservato con i diuretici risparmiatori di potassio, che sono risultati associati ad una riduzione superiore del 70% del rischio di malattia di Alzheimer.

Non è chiaro il motivo per cui i diuretici risparmiatori di potassio siano associati ad un ridotto rischio di malattia di Alzheimer.

I diuretici risparmiatori di potassio ( Triamterene, Spironolattone, Amiloride ) aumentano le concentrazioni plasmatiche di potassio .
Le basse concentrazioni di potassio sono associate a stress ossidativo, infiammazione, aggregazione piastrinica e vasocostrizione; tutti questi fattori contribuiscono alla patogenesi della malattia di Alzheimer. ( Xagena2006 )

Fonte: Archives of Neurology, 2006


Neuro2006 Farma2006


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